Salute: se l’errore medico non è un caso

Che in Italia ci siano moltissimi casi di malasanità è un triste dato palese e accertato, quello che però fa davvero inorridire è che, in alcuni casi, questi dati non vanno a indicare un errore medico – che per quanto odioso può capitare – ma una condizione causata di proposito, quindi con dolo. Stiamo parlando, nello specifico, non solo di un caso di malasanità, di un errore medico, ma bensì di un vero e proprio giro di corruzione.
Errore medico, se non è semplice malasanità
Come abbiamo appena accennato, non sempre l’errore medico è imputabile alla casualità, all’evento fortuito. Purtroppo ci sono anche casi in cui a causare l’errore è la corruzione. Sì, sembra impossibile, eppure è stato scoperto un giro di corruzione che ha dato scandalo. Il fatto risale allo scorso anno, ma ancora se ne parla e che, per lo meno, serva da monito.
Protagonista dell’episodio diversi ortopedici di strutture private convenzionate, incluso il Policlinico di Monza, e diversi medici di base, i quali, stando agli atti, avrebbero preso accordi con una società che produce protesi, e già da qui si comincia a capire quello che è accaduto.
21 indagati per associazione a delinquere
Pesante l’accusa, ben 21 persone sono state indagate per associazione a delinquere, falso in atti pubblici e corruzione. Ben 5 hanno guadagnato le porte del carcere, per gli altri si sono profilati gli arresti domiciliari, altri ancora sono stati destinati a misure dell’obbligo o interdittive.
Ma in definitiva cosa è successo? Ebbene, i medici chirurghi avrebbero favorito gli utili della multinazionale acquistando protesi di basso livello, anche a scapito della salute dei loro pazienti. Sono stati alcuni rappresentanti della Ceraver a ottenere come favore da alcuni chirurghi ortopedici che questi spingessero le strutture ospedaliere presso le quali lavoravano ad acquistare solo protesi da quella società.
I medici di base, invece, sono stati accusati di aver consigliato quegli specialisti coinvolti nella vicenda. Chiaramente il tutto non è avvenuto gratis, ma sotto lauto compenso.
Quando le gambe vengono rotte di proposito
Di poco precedente a questa notizia, è quella di un noto ortopedico che fratturava appositamente i femori dei suoi pazienti per esercitarsi negli interventi di impianto protesi. Notizie che fanno rabbrividire al solo pensiero, ma che fanno parte di tutti quei casi di malasanità che lasciano basiti.
Se poi si pensa che certi danni ai pazienti sono causati di proposito la fiducia in certe istituzioni è sempre minore. Lo studio legale Boero da anni si occupa di casi di malasanità, e per questo consiglia, in virtù della propria esperienza, di acquisire sempre tutte le prove necessarie per poter avviare un’eventuale richiesta di risarcimento.
Sempre meno fiducia nei camici bianchi
Questi casi di malasanità “dolosa” assieme a quelli di malasanità casuale, inducono il sentimento comune verso una sola direzione: quella di avere sempre meno fiducia nei camici bianchi, I pazienti sono sempre più sul chi va là e non accettano più di buon rado qualsiasi prescrizione medica senza chiedere delucidazioni in merito.
Anche i parenti, dal canto loro, stanno più vicini ai pazienti, informandosi e chiedendo costantemente di essere aggiornati sullo stato di salute dei loro cari e sui diversi trattamenti a cui si ha intenzione di ricorrere.